“Back to Work” editoriale

Sfilate rimandate, sfilate in live streaming, mascherine sui set fotografici, gel antibatterico tra un look e un altro, quando saremo di nuovo liberi di spostarci per lavoro normalmente? Per chi è tornato da poco a lavorare in team – dal vivo, in presenza – le precauzioni non sono mai abbastanza. Mentre aspettiamo di vedere quali saranno gli sviluppi, pensiamo a ciò che è cambiato e a ciò che, invece, è rimasto lo stesso. Qual è il compito di chi la moda la fa e la comunica quindi?
Nonostante sia bello tornare a consuetudini bruscamente abbandonate lo scorso marzo, il minimo che possiamo fare oggi è interrogarci sulla loro legittimità. Molti designer hanno già iniziato a farlo i mesi scorsi, chiedendosi se fosse lecito produrre così tante collezioni, con così tanti capi, in un ritmo così serrato. Oltre alla sovrabbondanza di pezzi finiti, si valuta anche la possibilità di ridurre i materiali di produzione: invece che tessuti nuovi, si possono usare scampoli dimenticati. Le tematiche sono molte e ognuno le affronta nei limiti della sua capacità.
Noi, che ci occupiamo di comunicazione, faremo del nostro meglio per produrre solo contenuti impegnati, onesti e utili. Vogliamo preservare la bellezza di un’arte – la moda – che amiamo e rispettiamo, ma vogliamo anche lasciarci indietro, senza rimpianti, tradizioni dannose.
Preview editoriale dal numero A/I 2020/21
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Photography Benjamin Vitti
Style Vittoria Rossi Provesi
Model Justyna Maks c/o The Wolves Agency
Style Assistant Irene Zucchiatti
Hair Style, Makeup Eleonora Juglair
Fashion Collaboration Giacomo Dini


Left: Suit Ssheena | Shoes Fabio Rusconi / s2b | Bag, jewels Rosantica

Shoes Fabio rusconi / s2b | Jewels Rosantica | Hat Pasquale Bonfilio
Right: Blazer Simon Cracker / Monica Mazzanti | Hat Pasquale Bonfilio