Il futuro dei Vestiti Virtuali


Circa quindici anni fa uno dei giochi più popolari tra gli adolescenti era The Sims. Il videogioco consiste nel creare uno o più avatars e nel “farli vivere”. Acquistare una casa, arredarla, trovare un lavoro e andare in palestra regolarmente. Lasciare uno spazio per i propri hobbies è consigliabile. Oggi The Sims è meno popolare, ma chi ci giocava un decennio fa è ora adulto e costituisce una delle fette di mercato più importanti: i Millennials.
SCOPRI DI PIU’ NEL NUMERO DI OTTOBRE #14

Dopo è venuto il fenomeno Fortnite e poi i social media e i filtri, che permettono di modificare digitalmente la propria apparenza online. I brands hanno imparato in fretta la lezione e molti stanno sperimentando nuove funzionalità online, come Gucci, che permette ai clienti di provare virtualmente l’ultimo modello di sneakers Ace grazie all’app ufficiale del brand, o come Napapijri, che utilizza la realtà aumentata al posto dei veri e propri samples da mandare ai clienti e riduce così lo spreco di risorse in fase produttiva.

SCOPRI DI PIU’ NEL NUMERO DI OTTOBRE #14
Instagram è il videogioco mondiale del giorno d’oggi, dove muoviamo la riproduzione di noi stessi e giochiamo le nostre carte migliori. La realtà virtuale è un affare da miliardi di dollari l’anno, basata sostanzialmente sull’apparenza. Senza accezione negativa insita, il business dei social media funziona grazie al fatto che le cose non devono essere reali per essere apprezzate e questo vale anche per i vestiti.
E’ esattamente in quest’ottica che alcune start-ups, insieme ai colossi dell’informatica come Apple e Google, hanno iniziato a sviluppare piattaforme online in cui i clienti possono acquistare capi virtuali e, grazie alla realtà aumentata, indossarli nelle proprie fotografie.
SCOPRI DI PIU’ NEL NUMERO DI OTTOBRE #14
words Giulia Greco
#LATEST#latestmagazine #fashion #news #TECHNOLOGY #digital #clothes #virtual #life #future