Il GucciFest inaugura un nuovo modo di raccontare la moda

Dal 16 al 22 novembre 2020, la maison fiorentina presenterà la sua nuova collezione attraverso un format del tutto innovativo. Il GucciFest, il formato digitale designato per l’evento, celebra un nuovo modo di raccontare la moda, slegato dalle convenzioni della stagionalità, bensì governato dal flusso emotivo ed energico del processo creativo.
Overture of Something that Never Ended è il titolo della creazione, che rimanda sottilmente a Gucci Epilogue, collezione presentata quest’estate sempre attraverso il formato digitale. È ormai evidente il legame indissolubile tra la moda e il mondo online, forse più effimero della moda stessa, e Gucci si dimostra ancora una volta il pioniere di questa rivoluzionaria forma narrativa.
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La collezione sarà dispiegata in sette giornate, e verrà raccontata attraverso una serie di corti diretti da Gus Van Sant e Alessandro Michele. I sette cortometraggi vedranno la performer Silvia Calderoni interagire con alcuni dei personaggi della favola Gucci, tra cui spiccano: Paul B. Preciado, Achille Bonito Oliva, Billie Eilish, Darius Khonsary, Lu Han, Jeremy O. Harris, Ariana Papademetropoulos, Arlo Parks, Harry Styles, Sasha Waltz e Florence Welch.
La struttura apparentemente illogica, scardinata dall’abituale sistema divulgativo delle fashion week, trova una risposta negli Appunti dal Silenzio del direttore creativo, pubblicati su instagram qualche mese fa, in cui il designer si era dimostrato propenso a seguire una strada ancora non battuta, che meglio rispondesse alle esigenze di un mondo sempre più fluido, per il quale le vecchie narrazioni non funzionano più.
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L’evento sarà trasmesso sulle piattaforme Youtube Fashion, Weibo, Gucci Youtube, mentre il GucciFest svelerà i pezzi collezione giorno per giorno, dilatando la narrazione degli abiti, non più istantanea, veloce e inafferrabile.
Ancor prima di ammirare la collezione, bastano queste entusiasmanti premesse per constatare quanto Alessandro Michele sia sempre capace di rivoluzionare il nostro approccio convenzionale alla moda, scardinando alcuni dei pilastri su cui si è sempre sostenuta, e approfondendo una relazione, quella tra il tempo e la moda, che va consumandosi e rinnovandosi perennemente.
Crediti copertina: fashiontimes