In dialogo con Anna Osmiekhina: founder di TTSWTRS

Abbiamo avuto il piacere di parlare con Anna Osmiekhina, fondatrice di TTSWTRS. In questa intervista ci ha presentato il suo brand, parlando della combinazione tra moda e arte insita nelle sue proposte, e soprattutto del valore simbolico e artistico dei tatuaggi, l’accettazione e l’elogio del proprio corpo. Tutto è iniziato casualmente, non aveva in mente qualcosa di così grande. Alla fine, proprio per via della sua originalità nel combinare l’arte dei tatuaggi e la moda, si è fatta un nome nel settore. 

L’arte però non è l’unico punto centrale del suo lavoro. Dietro la selezione di ogni stile, di ogni materiale, c’è una scelta consapevole per il bene del pianeta. Anna Osmiekhina e il suo team, dei bambini che giocano nella sabbia -come le piace definirli- continuano a creare in armonia tra loro, mescolando artigianalità e audacia in un nuovo modo di vestire.

Da cosa deriva il nome TTSWTRS? Qual è stata l’ispirazione di partenza?

TTSWTRS era il titolo della microcapsule collection di felpe con stampe tattoo a cui ho lavorato con il mio amico e artista Ian Levin. All’inizio non intendevo seriamente chiamare così il brand. All’epoca, non avevo neanche intenzione di fondare un marchio. Tutt’ora quando parlo con i miei collaboratori il nome TTSWTRS ci fa ancora ridere. In realtà, il logo è stato ridotto grazie all’acquirente di Selfridges; mi ricordo che era assolutamente scioccato per via di quel nome assurdo, e si è offerto di accorciarlo in qualche modo. Però, nonostante tutto, il nome ci piace perché è strano e un po’ eclettico.

L’idea alla base del connubio tra un tatuaggio e la moda è molto intrigante. Ci puoi dire qualcosa di più su questo concetto? Indossare letteralmente dei capi a mo’ di tatuaggio risuona anche nell’idea di una forte connessione tra corpo e arte, e la moda funge da ponte.

Sì, hai ragione, è molto intrigante. Mi piace moltissimo il valore che si da’ alla cosa che decidi di imprimere su di te per sempre. Il corpo diventa la tua tela. Le persone che hanno tatuaggi suscitano sempre delle emozioni proprio con il loro coraggio. Per me è un’ispirazione infinita.

Uno degli elementi principali del DNA di questo marchio è il suo spirito collaborativo. Finora hai lavorato con diversi artisti del tatuaggio. Ci puoi raccontare com’è stato lavorare a contatto con loro? Tatuaggi e moda non vanno spesso a braccetto nel settore.

Il nostro brand non è nato con l’idea di voler fare qualcosa di diverso; la storia è iniziata per caso, con la collaborazione con quel tatuatore e ci è piaciuta. Più tardi, il marchio ha assunto una forma più nitida e riconoscibile. In seguito, siamo diventati un po’ tatuatori anche noi. Tatuatori, fotografi, artisti, tutti coloro che glorificano la nudità della bellezza del corpo sono un’ispirazione. Ogni nostra collaborazione è un’avventura dal quale nasce un nuovo universo. Tra i tanti meravigliosi artisti con cui abbiamo lavorato ci sono Nissaco,  Nikita KhomiakovArthur MuzychenkoRostislaw TsarenkoAndrey Volkov Edtattooer e Tattoo Sinyak

Da dove prendi l’ispirazione per creare i tuoi abiti?

Mi siedo e disegno quando arriva il momento di presentare gli schizzi. Non cerco l’ispirazione, perché è sempre in me. La vera domanda è cosa vuoi trasmettere. Tutto inizia dalla fine; vedo un video o uno show digitale con diversi tipi di musica e poi ultimo tutto insieme al mio team. In particolare con Sveta S e Nina K, con le quali ho avviato il progetto di TTSWTRS 9 anni fa.

L’ultima collezione SS21 è fortemente lungimirante; hai esplorato l’ignoto, immaginando come potrebbe essere un vestito spaziale per una vita lontana dalla terra. Quali erano i messaggi che volevi trasmettere con questa collezione? Si avverte un collegamento con i cambiamenti che bisogna attuare sul pianeta affinché sia un luogo sicuro e sostenibile in cui vivere.

Il messaggio principale della SS21 è ricordare alla gente che dovremmo prenderci cura del nostro pianeta. Quindi, abbiamo smesso di avere paura, abbiamo trovato un additivo chimico innovativo che sostituisse la plastica. In questo modo, il materiale si decompone completamente. Tendiamo sempre ad apprezzare in un secondo momento ciò che abbiamo perso. Ho immaginato il momento in cui qualcuno avrebbe detto – “Ci stiamo trasferendo su un altro pianeta”.

Quale eredità porteremo con noi? Come portare con noi i templi, simboli religiosi, i tatuaggi, i fiori, gli oceani, il linguaggio dei delfini, tutto ciò che la natura ha creato. Tutto questo è stato creato per noi. Lì, su una giacca ecru con l’immagine della Terra, ho disegnato una tuta spaziale per il Buddha, questa è la mia metafora più importante. Voglio godermi la Terra, il nostro pianeta, con il mio corpo, la mia mente.

Lo stile di TTSWTRS è molto semplice, a volte minimale e attentamente bilanciato con elementi tattoo e silhouette morbide. In che modo ciò si correla alla sostenibilità?

Credo che ogni player nel settore della moda dovrebbe passare a un modo ecologico di produrre. Noi siamo passati all’imballaggio biodegradabile e ora scegliamo tessuti realizzati in modo ecologico o il cui filato è in parte costituito da bottiglie di plastica. È stupendo il fatto che le aziende tessili siano state in grado di produrre tessuti eco-friendly in questi 2 anni. Certo, questo aumenta i nostri costi di almeno il 30-35%, perché è necessario pagare un extra per la compatibilità ambientale, ma li scegliamo comunque. 

Sono molto fiera del fatto che siamo riusciti a ridurre la nostra gamma di prodotti da 120 unità a 40 in una collezione. Per quanto ci riguarda, non abbiamo intenzione di creare cose inutili. Inoltre, ora stiamo presentando yan, il cui ricavato andrà all’organizzazione per il salvataggio gli oceani dalla morsa della plastica. Sogniamo anche di realizzare imballaggi biodegradabili per i nostri prodotti. Allo stesso modo, intendiamo riciclare i prodotti ormai obsoleti. Questo è il nostro sogno, che spero potremmo realizzare già nel 2022.

Hai vestito celebrity del calibro di Kourtney Kardashian, Nicky Minaj, Winnie Harlow, Lena Perminova, Nina Kravitz, e molti altre. Com’è stata la tua esperienza nel vestire questi personaggi? Hai un aneddoto particolare o un ricordo che vorresti condividere con noi? Quando hai iniziato a lavorare come celebrity stylist?

Ho iniziato a lavorare come celebrity stylist da quando avevo 24 anni e l’ho fatto per circa 13 anni. Per 4 anni non ho avuto un solo giorno libero. Mi piaceva quel lavoro. Mi sembrava che in generale qualsiasi persona che godesse di visibilità fosse già di suo abbastanza carismatica. Quindi non era necessario esagerare con la spettacolarità; nei video musicali è sempre bello presentare l’artista in modo più ascetico, almeno con me funzionava così. Una volta, per un video musicale in Portogallo stavo portando una lancia nel mio bagaglio a mano insieme a del sangue artificiale in lattina e un corsetto di ferro da allacciare alla lancia. Dovevo fare uno scalo ad Amsterdam e una volta lì mi hanno fermato chiedendomi spiegazioni a riguardo. Alla fine mi hanno fatto passare. È stato davvero esilarante!

Qualche collaborazione da sogno che vorresti fare in futuro?

Mi piacerebbe collaborare con Mr.K Doctor Woo. Credo fermamente nel team. Penso sempre che tutti i miei sogni si siano già avverati grazie alle meravigliose menti dietro TTSWTRS. Anche grazie alle idee della nostra agenzia di PR – GOGOLA. Noi, come bambini nella sabbia, cerchiamo di rendere reali le nostre fantasie lavorando insieme.

 

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