Loewe Ready-to-Wear PE22

Dopo la pandemia, Jonathan Anderson è tornato a sperimentare con Loewe, intenzionato a tracciare percorsi ancora non battuti. “Penso che questo sia il momento di provare cose nuove. Se si vuole davvero fare reset, bisogna far nascere una nuova estetica. Ricominciare”.

E con queste parole, si apre la collezione primavera-estate 2022 di Loewe. Si apre con degli abiti neri piuttosto minimal, poi reinterpretati in altri colori. Il design a tubo è però “disturbato” da un’installazione metallica geometrica in 3D.

“Volevo che la collezione fosse isterica, che ci fosse tensione. Perché questo che stiamo vivendo è un momento strano”. Quindi l’idea di base è si, ricominciare con una nuova estetica ma anche ricordare i momenti andati e quello attuale, portare quella stranezza vissuta in un passato non troppo remoto anche sugli abiti. L’effetto isterico, disturbante, è insisto proprio in questa idea. Le installazioni continuano, in argento e oro, sullo stomaco o sui fianchi.

L’ispirazione arriva in parte dalla Deposizione di Jacopo Pontormo, dipinta nel 1528 a Firenze. Ciò che affascina Anderson è “l’isteria” delle forme, dei personaggi.

Taffeta, chiffon su una color palette pastello, alternata a quella più classica del rosso, del nero e del bianco, la collezione sembra non avere molto senso, ma che proprio nella mancanza di senso trova una spiegazione.

Spiccano in particolare i pezzi in jersey accostati a corazze d’oro, forse reminiscenze delle opere di Claude Lalanne per Saint Laurent negli anni ’60; la collezione continua con pantaloni a palloncino in chiffon, e tute da ginnastica rivisitate con il taffeta.

Jonathan Anderson ha sicuramente cambiato direzione rispetto alle collezioni viste finora, e non possiamo che rimanerne entusiasti, specialmente di fronte a un lavoro di sperimentazione così riuscito che non annulla o soffoca il passato, anzi ne ammette la stranezza e la confusione, portandolo in passerella.