Mango prosegue il suo percorso sostenibile

Fin dalla sottoscrizione del Fashion Pact nel 2019 Mango si è impegnato affinché la sua produzione progredisse verso un approccio sempre più sostenibile. L’impegno del colosso spagnolo è infatti quello di ridurre significativamente gli sprechi di energia, di acqua, di implementare nuove tecnologie e nuovi materiali sostenibili alla sua filiera.
La collezione Mango Committed è il risultato di questo impegno, e si sta evolvendo sistematicamente per diffondersi a tutte le linee del marchio. Già il 79% della collezione è ormai interessata a tutto il brand. Entro il 2022 Mango sta lavorando affinché interessi il 100% del portfolio.
Questo non è l’unico obiettivo. Entro il 2025, infatti, Mango si impegna ad utilizzare il 100% di cotone sostenibile e il 50% di poliestere riciclato. Entro il 2030 il brand cercherà di introdurre fibre di cellulosa proveniente da sedi controllate. Queste interessano il lyocell, la viscosa, il modal e molte altre.
L’impegno verso una moda più sostenibile include anche l’alleanza con altri partner, sotto il segno delle collaborazioni. Per questo il marchio ha annunciato la collaborazione con l’Associazione Vellmarí. Fondata nel 1993, l’associazione guidata dal biologo, fotografo ed esploratore per il National Geographic Manu San Félix intende avvicinare le persone alla natura attraverso programmi di sensibilizzazione.
Mango sosterrà Posidonia Lab, il progetto che punta alla salvaguardia dell’ecosistema marino del Mediterraneo. Un’altra iniziativa a favore del benessere del mare è quella della progressiva eliminazione del packaging in plastica.
Oltre ai progetti di risparmio energetico c’è anche la questione del riciclo, tema molto caro a Mango. Nel corso del 2020 il marchio ha raccolto circa 42 tonnellate di abiti usati con l’aiuto del sistema Moda Re. Insieme ai 610 punti di raccolta Mango estenderà il servizio anche in Australia, Italia, Polonia, Turchia, Svizzera e Russia per un totale di 200 punti di riciclaggio in più.
La sostenibilità per Mango non è solo ambientale, numerose iniziative sono state messe in atto per diverse questioni sociali tra cui l’adesione al Transparency Pledge Standard. Entro il 2022 l’azienda si impegna a dare maggiore visibilità alle fabbriche di secondo e terzo livello. Beatriz Bajo, incaricata della Responsabilità Sociale ha commentato in merito, sostenendo che: “la pubblicazione di queste informazioni è un potente strumento per rafforzare i diritti delle persone che lavorano nella produzione, oltre che per promuovere la responsabilità nelle catene di approvvigionamento globali all’interno del settore moda”.