Milan Fashion Week: Prada SS21
Dallo scorso febbraio non si parla d’altro (o quasi), nel mondo della moda. Raf Simons e Miuccia Prada insieme a rinvigorire la storica Maison italiana. Non che Miuccia ne avesse bisogno – ci permettiamo di chiamarla con il nome di battesimo, come fa teneramente il resto del web. La signora Prada è diventata con gli anni un’icona – di stile e di cultura, anche grazie ai suoi molti progetti collaterali, come la Fondazione. Raf Simons è il ragazzo ribelle del fashion system, che fa cose magnifiche poco comprese, sempre sottovalutate quando arrivano nei negozi.
Insomma, un’unione di questo tipo non poteva che far parlare. Il Covid ha portato non pochi problemi alla collezione (e alla sfilata) di debutto della coppia, però ce l’ha fatta. Simons intanto ha annunciato la sua prima collezione donna a suo nome, che verrà presentata nelle prossime settimane, segno che, forse, lavorare in lockdown gli è stato utile. A coronare il tutto, dopo il digital show, i due designer hanno chiacchierato e il video è un must seen di Instagram – da cui è uscito già qualche meme.
La collezione è il perfetto distillato dei due mondi, che si incontrano e si riconoscono nella loro personale grandezza, e cercano un punto di dialogo, un modo per andare avanti mano nella mano. Cosa non certo facile quando si hanno due prime donne all’opera. Ci sono richiami al mondo Prada da un lato, pezzi proveniente dalle collezioni precedenti di Simons dall’altro, da Calvin Klein e, soprattutto, da Jil Sander. Sicuramente, gli affezionati ai due designer stanno già compilando la lista delle references (le stampe di lei, i maglioni con i buchi di lui). E’ una collezione pulitissima, lineare, fatta di completi, gonne lunghe a pieghe e maglioni. Le felpe oversize e i dolcevita aderentissimi sono una combo street che ci fa impazzire.
Sicuramente, ciò che unisce i due è il rispetto per la donna, la volontà di servirla, prima di ogni altra cosa, di fornirle ciò che è necessario per renderla più forte. Con Prada soprattutto, si parla spesso di uniforme: quella di Miuccia, composta da gonna a pieghe, maglione dal taglio maschile e mocassini. La volontà è forse quella di fornire ai clienti un’uniforme in cui riconoscersi, in cui sentirsi a proprio agio sempre. Per fare questo i due designer hanno dovuto tornare all’origine delle cose. Come ha detto Miuccia “In un periodo così complesso: cosa importa? Cosa ha un significato? […] abbiamo voluto creare qualcosa che avesse un senso per le persone, qualcosa che gli fosse utile”.
Cover image courtesy: Prada
