“PFW Fall 2020: Christian Dior”

La sfilata che Maria Grazia Chiuri ha realizzato per Dior Fall 2020 è più personale del solito. L’ispirazione per abiti e look arriva infatti dall’adolescenza della designer stessa che, durante gli anni ’70, comincia a prendere coscienza delle lotte femministe nella cornice di Roma. Una storia come tante in fondo, che però è speciale proprio perchè ha la possibilità di parlare al grande pubblico. La sfilata, che si è tenuta a Parigi alcuni giorni fa, è un “diario visuale”, come lo ha definito la Chiuri stessa, della sua esperienza come militante femminista. Nello stesso tempo però la collezione è anche una rivisitazione proprio della Maison negli anni ’70, che proponeva una nuova uniforme per le donne alla moda, più libere, più consapevoli, più determinate. Più presenti nella vita di tutti i giorni. E non a caso le linee della collezione ricordano molto lo stile di quel decennio, tra bandane, frange e maxi abiti a stampa.
Lo show si apre quindi con un completo giacca e pantalone formale, nero, e prosegue con outfit che sono la quintessenza della normalità, pur essendo tutt’altro che scontati. C’è anche una forte componente sportswear perchè, come abbiamo anticipato, alcuni capi sono presi dagli anni ’70 e in quel periodo l’allora direttore creativo Marc Bohan aveva per la prima volta proposto una collezione da sci firmata Dior. Non manca neanche questa volta quel piglio guerriero che contraddistingue il marchio e la sua presa di posizione nei confronti dei temi sociali.
Words by Giulia Greco