“PFW Fall 2020: Rick Owens”

Rick Owens ha sfilato a Parigi qualche giorno fa e la sua collezione donna è stata la naturale continuazione del menswear che è sceso in passerella circa un mese fa. Molti sono i capi che sono stati riproposti e/o modificati per l’occasione: tra gli altri la tuta con una singola gamba diventa abito in maglia asimmetrico, tributo a Bowie, che ci ha fatto impazzire ora come allora. E’ Owens stesso che spiega la sua estetica e la sua idea. E’ una collezione che vuole essere giocosa, dice il designer, e aggiunge “il mio lavoro da equilibrio ad un mondo che è altrimenti piuttosto rigido con la sua estetica. C’è bisogno di persone come me che hanno altre idee”. E come dargli torto dopotutto?
Tra sostenibilità e minimalismo lo stile dominante delle prossime stagioni sarà piuttosto lineare e semplice. E noi ne siamo contenti, profondamente. Ma sicuramente artisti come Owens, che piacciano o no, hanno la capacità di riportare la moda a quel concetto di produzione artistica anche, che ogni tanto manca. Quindi, mini abiti con spacchi vertiginosi, cappotti con maniche esagerate e in materiali tecnici, ma anche in tweed, spalle strutturate, occhiali da sole a mascherina, guanti in pelle lucida blu elettrico (ma in una tonalità piuttosto chiara e bellissima!) che hanno anche aperture per trasformarsi in manicotti. E poi gli stivali ovviamente, con il platform esagerato. Il pezzo più bello è la cappa a piumino che si apre come un mantello. Visionaria. Le donne di Owens sono regine di un’epoca diversa che deve ancora venire.
Words by Giulia Greco