PFW Fall 2021: Chloé
Gabriela Hearst ha debuttato per Chloé durante la Paris Fashion Week e la collezione rappresenta senz’altro un ottimo inizio. La designer è infatti stata capace di mixare splendidamente il suo background (culturale e non) con la tradizione del marchio francese e ha realizzato abiti femminili ma rilassati, morbidi da vedere e da toccare. Non c’è dubbio che al centro del suo interesse c’era il benessere femminile, che richiede praticità, comodità ma anche bellezza e delicatezza: non è un caso quindi che abbiano sfilato solo abiti insieme a capi spalla e accessori. Niente pantaloni, né camice né power suit.
E’ una presa di posizione interessante. Come donna, le è naturale pensare a vestiti e accessori pensati per le donne, ma oltre a questo il tema s’inserisce nel DNA di Chloé stesso, che ha una lunghissima lista di donne-leader alle spalle. Hearst è l’ultima in ordine di arrivo, e le sue creazione sono un omaggio anche a chi l’ha preceduta.
Ovviamente l’altro grandissimo e inequivocabile tema della collezione – caro alla Hearst e probabilmente motivo, tra gli altri, dell’assunzione – è la sostenibilità. Ogni elemento della collezione è stato pensato e studiato nei dettagli: la provenienza delle materie prime (molte up-cycled), la lavorazione, la colorazione, lo spreco di risorse. Secondo la designer, la Fall Winter 2021 ha avuto un impatto del 400% in meno rispetto all’ultima Spring Summer, e questo dato è scioccante.
Oltre che all’ambiente, la Hearst ha pensato anche al lato umano. L’outerwear che sfila nell’ultimo quarto di sfilata è stato realizzato con tessuti di riciclo proveniente dall’archivio del marchio, in collaborazione con Sheltersuit, un’organizzazione nonprofit che aiuta i senza tetto.
Senza dimenticarci dei vestiti, tutto questo è degno di essere menzionato perché è la prova che la moda, quella bella, è possibile anche in modo sostenibile. Hearst vince quindi su tutti i fronti, e noi siamo contenti. E’ tempo di moda bella, sostenibile ed etica.
Cover image courtesy: Chloé
