Valentino SS2022: la rivoluzione è compiuta

Sono anni che Pier Paolo Piccioli è perfettamente consapevole del fatto che la moda sta cambiando. Il cambiamento, che cui molti coriacei personaggi non riescono ancora completamente ad accettare, riguarda molti aspetti. Ormai sono parole e concetti che conosciamo: inclusività, guardaroba condiviso (gender free) e una sorta di discesa verso il popolo. In altre parole, l’esclusivismo elitario e snob lascia il posto al dialogo con la gente comune.
Così, anche l’organizzazione delle sfilate stesse deve cambiare modus operandi. Si cerca il modo di renderle più visibili – anche letteralmente – e, in questo, la ricerca della location è fondamentale. Pier Paolo Piccioli ha capito che, con questa collezione, poteva dare finalmente una vera svolta ai timidi accenni di statement dati finora. Poteva arrivare alle persone, poteva scendere tra loro – letteralmente, di nuovo – e creare un vero dialogo.

Nella sua dichiarazione: “Penso che dobbiamo fare un passo avanti, non indietro, ed è per questo che non volevo tornare a Parigi e sfilare in un palazzo, o in nessuno dei posti che abbiamo usato prima”. E così ha rilevato il vecchio mercato al Carreau du Temple e una fila di caffè e ristoranti lì intorno. In questo modo il pubblico è potuto essere all’interno, e all’esterno seduto ai tavolini dei bar assieme ai curiosi.

L’effetto finale è così spontaneo e positivo, proprio quello che Piccioli voleva. E’ il suo abbraccio sincero alla Gen Z che, ovviamente, ricambia con grande calore da tempo. Giovani sono anche i volti in passerella. Un mixtape di colori, tessuti, generi. Il designer ha anche fatto capire, nelle dichiarazioni, di non voler molto parlare dei vestiti in sé. Ha sentito che stavolta il suo spettacolo potesse essere molto di più, e quindi che non ci fosse bisogno di una descrizione di quello che è stato sotto gli occhi di tutti.

È riuscito nel suo intento perfettamente. La couture Valentino è trasformata e adattata ai giovani senza aver perso la sua particolare magia (e qualità) ed estro creativo.
