Haute Couture SS2021 Couture: Valentino

Il lavoro di Pierpaolo Piccioli, a Valentino, raggiunge ad ogni collezione vette più alte. La Maison italiana sta facendo un ottimo lavoro di comunicazione – con le varie campagne sviluppate durante il lockdown (l’ultima, in ordine temporale, we’re not really strangers) – e nel mentre rielabora i propri codici stilistici in maniera super contemporanea. In uno slancio decisamente futuristico poi, la Couture Spring 2021 è stata anche protagonista di un progetto collaterale, curato da Robert Del Naja, (founder di Massive Attack) e Piccioli stesso. “Making of the Haute Couture” è stato interamente prodotto dall’intelligenza artificiale.
Per la Couture Spring 2021, Piccioli è partito dai capisaldi della sua estetica e si è poi avventurato su territori nuovi: la Couture, dopo tutto, è anche esplorazione dei limiti. I look nascono dalla stratificazione dei tre elementi essenziali del suo vocabolario: la palette colori, i tagli impeccabili, e il contrasto dei materiali. Questi dialogano alla perfezione e creano, non si sa come, un insieme estremamente complesso e rilassato al tempo stesso. Per quanto riguarda le silhouette, Piccioli continua nel suo studio sulle forme allungate, longilinee e flessuose iniziato la scorsa Fall 2020 con la Couture presentata agli studi di Cinecittà. Insieme agli abiti, questa volta le scarpe aiutano le figure a slanciarsi verso l’alto: stivali e pumps sono a dir poco esagerati, ma sembrano nati per stare insieme agli elegantissimi pantaloni dal taglio maschile, al panno e al cammello.
Piccioli sembra sostanzialmente attratto dal mondo dell’etere, dai cieli incantati che i suoi modelli semi-divinità possono raggiungere: è un‘estetica divina, nel vero senso della parola. Eppure, sempre lui sottolinea continuamente come tutto il suo lavoro (e la couture in particolar modo) sia frutto della manualità e dell’artigianalità dei suoi modellisti, sarti e designer: la cappa in nappa bianca quadrettata che indossa Maria Carla Boscono in apertura di sfilata è stata realizzata da occhi e mani esperte. La moda è un’espressione intrinsecamente umana.
Dal punto di vista stilistico, la collezione è concentrata sul daywear molto più del solito, e presenta un numero limitato di abiti “da red carpet”. Sarà che le occasioni sono ridotte, ma è anche probabile che questa sia la risposta di Piccioli ad un mondo che cambia e che predilige l’agilità allo sfarzo. Ad offrire qualcosa di veramente sfarzoso sono stati i make up total-glitter che coprono il viso alle modelle. Un’altra caratteristica indiscussa della moda di domani è l’abbattimento delle barriere di genere: implementare la moda uomo nella couture è una mossa piuttosto esplicita in questo senso; far indossare lo stesso capo spalla due volte, la prima da una donna la seconda da un uomo, non lascia decisamente adito a dubbi. Per arrivare ad un guardaroba genderless abbiamo ancora molta strada da fare, ma questo è un inizio. Intanto, più Valentino per tutti!
Cover image courtesy: Valentino