Mikalah Gordon ci racconta del suo primo album, Vivian
Quando si ha un sogno siamo anche sempre pieni di incertezze, paure, e ci chiediamo cosa faremo se le cose non andranno come speriamo. Seriamente? Non per Mikalah Gordon! Questa donna dalla forza incredibile non teme nulla e va dritta per la sua strada. Orgogliosa LGBTQ+ di Las Vegas, Mikalah ha da poco fatto il suo debutto nella musica con il suo primo album, Vivian, dedicato alla sua defunta nonna e che parla di amore, perdita e accettazione di sé stessi. Oltre alla musica, Mikalah continua ad essere ospite nel programma radio Morning Beat di Channel Q, in cui parla di LGBTQ+, cultura pop e intrattenimento.
E’ da poco uscito il tuo primo album, “Vivian”. Devi essere molto eccitata! Vuoi parlarci di come è nato questo progetto? Sappiamo che il nome dell’album deriva dalla tua defunta nonna.
È stato davvero eccitante la risposta al mio nuovo album Vivian! La cosa che mi è piaciuta è stata che la gente dicesse: “Oh, questa è la colonna sonora della mia vita! Ah, hai espresso a parole ciò che non sono stato in grado di fare!” Ho davvero scritto questo album in modo che chiunque ascoltasse si sentisse visto e ascoltato. Quando mia nonna Vivian è morta, per me è stata come una rinascita. Alla fine sono stata costretta a guarire e a lasciar andare. Mia nonna mi ha fatto questo regalo.
Eri nella Top 12 di American Idol Stagione 4, e poi sei tornata come co-conduttore di “American Idol Extra”. Come hai vissuto questa esperienza? Hai qualche aneddoto relativo a una o più esperienze sul campo?
Oddio è stato fantastico! Avevo appena 17 anni e condussi un intero spettacolo! Una breve storia: il mio primo giorno di hosting, ho aspettato insieme ad altri conduttori di programmi televisivi per intervistare Simon Cowell. Quando finalmente è uscito sul red carpet si è avvicinato a me, mi ha rilasciato una bella intervista, poi è andato alla sua macchina e se n’è andato. Sono stata l’UNICA che ha ottenuto un colloquio. Quel giorno mi ha consolidato come un vero boss!
Parliamo di LGBTQ+: come pensi che potremmo sensibilizzare le persone che vedono ancora la sessualità come un tabù?
Conduco uno spettacolo mattutino LGBTQ nazionale chiamato Morning Beat cinque giorni a settimana. Ci occupiamo di questo ogni singolo giorno. Il modo migliore per rendere qualsiasi cosa meno tabù è semplicemente umanizzarla. Siamo solo esseri umani. Con buon cuore. Facciamo del nostro meglio. Non siamo spaventosi. Amiamo solo chi amiamo.
Ti alleni regolarmente? Sembra evidente che tieni molto al tuo aspetto, immagino che tu sia anche molto attento all’alimentazione.
Sembra evidente? Lol. Mi interessa di più l’interno. Mi interessa di più essere un essere umano gentile e amorevole. Ogni ragazzina che legge questo, sappi che l’esterno svanisce. Fai del tuo meglio per essere gentile.
Parlando di autostima, potresti elencare cosa dovrebbero fare le donne per sentirsi più orgogliose di se stesse e del proprio corpo?
Penso che dovremmo concentrarci meno su corpi e apparenze, tutti quanti. I social media e i media insieme ti metteranno in crisi con quanto siamo critici nei confronti delle donne. Ottieni autostima rispettando la tua parola, provando cose di cui hai paura e comprendendo che Hollywood è una facciata.
C’è mai stata una celebrità con cui vorresti lavorare ardentemente? O un regista, un fotografo?
Attualmente sto manifestando lavorando con Leah Remini, Michelle Visage, Fran Drescher e Barbra Streisand.
Qual era il tuo piano B, nel caso lavorare nel mondo dello spettacolo non avesse funzionato?
Non ho mai avuto un piano B. Sapevo cosa volevo e non ho mai e non permetterò mai a nessuno di influenzarmi.
Quali sono invece i tuoi progetti per il futuro? Sembri interessato a diversi tipi di arte: ti piacerebbe esplorare altre possibilità oltre alla musica?
In realtà sono una presentatrice e anche un comico! Per me questo è l’art. Sento che mi piacerebbe dipingere, ma purtroppo non sono eccezionale. Lol.
