Paris Fashion Week: Schiaparelli SS21

Daniel Roseberry a Schiaparelli sta facendo un ottimo lavoro, quanto meno nel salvaguardare la figura epica di Schiaparelli stessa. Se tutte le Maison storiche hanno un heritage a cui rifarsi, quello di Schiaparelli è uno dei più forti e ingombranti, da cui è quasi impossibile staccarsi senza ferire i sentimenti degli affezionati. Così, Roseberry sta ben attento a restare fedele al DNA del brand, che è strettamente legato al mondo dell’arte, soprattutto al surrealismo, ed è propenso a creazioni massimaliste più che ad un pacato guardaroba giornaliero.
La Spring 2021 non è da meno. Per Roseberry non ha senso abbandonare il lavoro svolto fino ad ora in nome di uno stile più smorzato e quotidiano: non è così che è nato il marchio e, quasi sicuramente, questo non è lo sviluppo che Schiaparelli avrebbe voluto. Quindi Roseberry ci ha dato dentro, nel vero senso della parola, ed è diventato più eclettico che mai, esplosivo. Anche elegante però. I tailleur hanno i pantaloni ampi e i blazer sono avvitati; ci sono un paio di mini abiti a tinta unita resi preziosi da arricciature inaspettatamente voluminose; una maxi camicia bianca da portare con i pantaloni e per la sera un top asimmetrico nero.
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I veri protagonisti però sono i gioielli. Roseberry li mette al centro di tutto il suo universo ed è lì che si raggruppa ed esplode tutta l’eredità surrealista di Schiaparelli. Collane, orecchini, spille, ma anche copri capezzoli e dita (sì, proprio dita) d’oro: sembra che le modelle abbiano fatto un bagno in una vasca di oro colato e si stiano ancora asciugando. La sicurezza con cui Roseberry va avanti per la sua strada ci piace, ci cattura, ci ammalia. Così come il suo amore totale per il corpo femminile, che diventa statua d’oro di inestimabile valore.
Cover image courtesy: Schiaparelli by Daniel Roseberry