CFDA contro il razzismo sistemico

Il CFDA (Council of Fashion Designers of America) si dichiara contro il razzismo sistemico in un annuncio del presidente del comitato, Tom Ford.
I player del mondo della moda hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà a favore delle proteste per la giustizia e l’uguaglianza negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Ma devono anche cominciare a riconsiderare il loro operato, non solo per quanto riguarda la produzione. C’è bisogno di rivalutare l’organizzazione degli stessi brand, riconsiderandone i valori e i comportamenti tra gli stessi dipendenti.
Ecco perché il 2 giugno il CFDA si è riunito per discutere dei recenti avvenimenti. L’obiettivo è promuovere un piano che possa cancellare definitivamente il razzismo sistemico nel sistema moda.
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“I neri in questo paese si stanno riprendendo da anni di ingiustizie derivanti da costrutti istituzionali quali schiavitù, segregazione, incarcerazione di massa, brutalità della polizia e repressione economica ed elettorale. La comunità nera è arrabbiata e ulteriormente frustrata dagli effetti della pandemia globale, che ha colpito le comunità di colore più duramente.” Tom Ford ha poi aggiunto: “Parlare chiaro e sollevare il problema dell’ingiustizia razziale, del bigottismo e dell’odio è il primo passo, ma non è abbastanza. Questo è un momento profondamente inquietante che riguarda tutti. Il nostro mondo sta soffrendo. Il nostro settore soffre e non basta dire semplicemente che siamo solidali con chi è discriminato. Dobbiamo fare qualcosa.”
Nel piano stipulato da questo incontro, si legge primo fra tutti la volontà di introdurre più persone di colore nell’industria della moda. Nuovi talenti verranno inseriti nelle aziende che desiderano ampliare il loro organico.
A questo si aggiunge anche il programma di mentorship e di stage. Gli studenti di colore saranno supportati nell’inserimento aziendale. Lo stesso CFDA implementerà il Diversity and Inclusion Program a beneficio dei dipendenti.
L’organizzazione americana si impegnerà inoltre a supportare le organizzazioni di beneficienza come la NAACP e Campaign Zero. Queste sono votate alla realizzazione di un sistema lavorativo giusto ed equo in supporto alle comunità nere.
Il CFDA inoltre ha mosso un appello ai brand membri dell’organizzazione, affinché riconsiderino il loro organico in modo equo e non discriminante. L’organizzazione ha poi fatto un appello anche al settore del retail. Il CFDA ha infatti chiesto ai brand coinvolti che valorizzino i talenti della comunità nera insufficientemente rappresentati fino ad ora.