La moda eclettica di Saint Laurent FW2021-22

Ancora una volta Anthony Vaccarello ci porta in un luogo inospitale, un posto freddo e austero in cui è l’uomo quello fuori posto. Dopo il deserto della collezione SS21, sono il ghiaccio e le spiagge argentee a imperare sovrani.
Al centro della riflessione del designer c’è la volontà di mostrare quanto la natura umana sia effimera se paragonata al paesaggio. È evidente quanto la situazione pandemica attuale abbia influenzato la sua visione, quanto il distanziamento fisico, e lo straniamento contaminino l’atmosfera.

Arrivando alla collezione, è veramente piacevole constatare quanto Vaccarello sia capace di giocare con i codici della maison, allontanandosi dai tailleur classici rigorosamente neri. Questi, infatti, sfumano in colori vibranti in un chiaro rimando agli anni ’80. Troviamo il viola, il cobalto, l’oro, il certosa, manifesto di un’opulenza alla quale si guarda spesso con nostalgia.

Anche le silhouette rimandano a quel periodo, come i body attillati stretti con cinturino e accompagnate da collant see-through. Immancabili i tailleur e i tweed abbelliti da ricchi broccati, pesanti orecchini pendenti, perle e chocker d’oro. I bolero paillettati e le tuniche metallizzate strette in vita con cinture ingioiellate sono stati rispolverati dagli archivi. Stavolta accompagnati da stivali maxi in pelle o da tacchi a punta.

È un dialogo continuo tra diverse epoche -anni ’60, ’80 e 2000- un gioco in cui l’imperfezione è tutto fuorché sbagliata. Eleganza e cattivo gusto sono in equilibrio tra finta pelliccia e pelle lucida, dettagli d’oro e di paillette. “È un’attitudine molto francese camminare sulla linea di confine del bello e del brutto”, confessa Vaccarello.

Riprendendo il mood board del designer emergono foto di Peaches, la cantante electroclash. Peaches era molto più vicina alle imperfezioni, e quindi alla verità, che alla bellezza classica. Ciò che interessa a Saint Laurent oggi è la natura imperfetta delle cose; l’incontrarsi di due mondi apparentemente inconciliabili, affrontare il presente con un po’ di sana ironia e leggerezza.